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Lupus eritematoso

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Lupus Eritematoso Sistemico


Lupus eritematoso sistemico LES è una patologia cronica multi sistemica autoimmunitaria che coinvolge il tessuto connettivo. Si verifica 10 volte di più  nelle donne rispetto agli uomini. Il sistema immunitario danneggia le proprie cellule e i propri tessuti sani, può colpire organi e apparati :PELLE , la manifestazione cutanea più comune è una lesione cutanea acuta a forma di farfalla che passa da una guancia all’altra attraversando la radice nasale. Le lesioni possono peggiorare nei periodi di recrudescenza della patologia sistemica e può essere provocata da raggi solari o raggi ultravioletti artificiali. RENI ,  L’infiammazione a carico dei reni (nefrite) può compromettere la capacità di eliminare in modo efficace le tossine dall’organismo. Di solito, al disturbo renale non si associa la sensazione dolorifica, sebbene in alcuni pazienti si può notare un gonfiore alle caviglie. Infatti, nella maggior parte dei casi, l’unica indicazione del coinvolgimento renale è dato dalla presenza di sangue nelle urine.   Livelli sierici di creatinina e analisi urine vengono usati come screening per un coinvolgimento renale. Il coinvolgimento renale  porta a ipertensione che richiede un attento monitoraggio  . CUORE , la pericardite è la manifestazione cardiaca più comune. CERVELLO,il SNC è coinvolto e comprende l’intera gamma di patologie neurologiche . VASI , le donne con LES sono a rischio precoce di aterosclerosi. POLMONI, pleurite  dolore al torace, in particolare con la respirazione. Si può anche arrivare alla polmonite. . ARTICOLAZIONI, il coinvolgimento del sistema muscolo scheletrico con artralgie e artrite sono comuni inoltre gonfiore delle articolazioni , indolenzimento, dolore durante i movimenti, rigidità al risveglio.  Si può sviluppare anemia, leucopenia (un ridotto numero di globuli bianchi), o trombocitopenia (diminuzione del numero di piastrine nel sangue, coinvolte nella coagulazione). Alcune persone affette da lupus possono avere un aumento del rischio di formare coaguli.   
Le persone affette da tale patologia possono manifestare svariati sintomi , i più comuni sono : facile affaticabilità , febbre, eritema, disfunzione ai reni, pleurite, pericardite, perdita di peso. Sono comuni: gonfiore alle articolazioni ,indolenzimento e dolore durante i movimenti,spesso questi sintomi sono accompagnati da rigidità al risveglio.  E’ caratterizzata da periodi di acuzie e periodi di remissione.
Esistono diversi tipi di lupus:
• Il  Lupus eritematoso discoide  è una malattia cutanea cronica in cui una eruzione cutanea di colore rosso e sollevata appare sul viso, sul  cuoio capelluto, o altrove. Le zone sollevate possono diventare spesse e squamose e si possono sviluppare delle cicatrici. Il rash (eruzione cutanea) può durare giorni o anni e può ripresentarsi. Una piccola percentuale di persone con lupus discoide è già affetta da LES o può svilupparlo in seguito.
• Il  Lupus cutaneo subacuto eritematoso  identifica lesioni cutanee che compaiono sulle parti del corpo che vengono esposte al sole. Le lesioni non causano cicatrici.
•  Lupus indotto dall’uso di alcuni farmaci . I sintomi sono simili a quelli del LES (artrite, rash cutaneo, febbre, dolore toracico). Solitamente questi scompaiono completamente in seguito alla sospensione del trattamento con il farmaco che li aveva causati. In questo tipo di Lupus, raramente si osserva il coinvolgimento di reni e del cervello.
• Il  Lupus neonatale  è una malattia rara che può verificarsi nei bambini nati da donne affette dal LES. Alla nascita, i bambini hanno: rash cutanei, problemi al fegato, e ridotto numero di globuli rossi. Questi sintomi si riducono gradualmente nell'arco di diversi mesi. In rari casi, i bambini con lupus neonatale possono avere alterazioni cardiache con rallentamento del ritmo cardiaco. Questa è una forma rara, infatti, la maggior parte dei nati da madri con Lupus sono sani.
TRATTAMENTO FARMACOLOGICO: non esiste una cura specifica per il LES. Il trattamento è volto ad alleviare i sintomi e a rallentare lo sviluppo della patologia con i sintomi ad essa connessi. Il trattamento dipende dal tipo di organi coinvolti.
Trattamenti farmacologico
Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS),  come ad esempio l’Aspirina e l’Ibuprofene per il trattamento del dolore muscolare. Vi è il rischio di sviluppare effetti collaterali.
 Corticosteroidi , possono essere utilizzati  per ridurre l'infiammazione e reprimere l'attività del sistema immunitario. Il più comune è  il Prednisolone. Generalmente si somministra prima una dose elevata per iniziare a tenere sotto controllo i sintomi, e poi gradualmente questa viene ridotta.  Farmaci immunosoppressori , come ad esempio la Ciclofosfamide, possono essere prescritti per sopprimere l'attività del sistema immunitario. Tuttavia essi aumentano la suscettibilità del paziente alle infezioni, inoltre è necessario eseguire spesso le analisi del sangue e delle urine , per verificare lo sviluppo di eventuali effetti collaterali. L’ Idrossiclorochina , farmaco usato come antimalarico, viene utilizzato per il trattamento delle eruzioni cutanee, della stanchezza e dei dolori muscolari ed articolari. Trattamenti non farmacologici:
E’ consigliato eseguire un trattamento fisioterapico, una dieta equilibrata.
Inoltre quando il Lupus si manifesta con eruzioni cutanee, si dovrebbe evitare l’esposizione solare.
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
1) Compromissione della mobilità correlata a una diminuzione dell’escursione dei movimenti, dolore, rigidità che si manifesta con progressiva debolezza.
2) Rischio di compromissione dell’integrità cutanea correlata a maggiore vulnerabilità dermica secondaria al processo patologico
3) Rischio di disturbo dell’immagine corporea correlato a mutamenti fisici e psicologici .
COMPROMISSIONE DELLA MOBILITA’ CORRELATA A UNA DIMINUZIONE DELL’ESCURSIONE DEI MOVIMENTI ,DOLORE ,RIGIDITA CHE SI MANIFESTA CON PROGRESSIVA DEBOLEZZA
OBIETTIVI: Il paziente raggiunge e mantiene una buona mobilità funzionale
CRITERI DI RISULTATO : Il paziente identifica i fattori che interferiscono con la mobilità, descrive e impiega i mezzi per prevenire una perdita di mobilità , identifica gli accorgimenti ambientali (casa, lavoro) che migliorano la mobilità , utilizza le tecniche e/o strumenti necessari ad assistere la mobilità,identifica le risorse di assistenza disponibili ad aiutarlo nella gestione di una mobilità ridotta.
INTERVENTI
1) Incoraggiare l’espressione verbale riguardo le limitazioni nella mobilità
Il dolore ,la rigidità e la fatigue possono ridurre la mobilità temporaneamente. La riduzione della mobilità può influenzare negativamente l’autostima di una persona e portare all’isolamento sociale.
2) Aiutare a individuare le difficoltà ambientali
Un adattamento degli arredi o delle strutture architettoniche può permettere una maggiore mobilità
3) incoraggiare l’indipendenza nella mobilità e assistere dove necessario   a) Lasciare il tempo di svolgere l’attività  b) prevedere periodi di riposo dopo l’attività   c) rinforzare i principi per la protezione delle articolazioni e la semplificazione delle attività necessarie
Le alterazioni della mobilità possono portare a una riduzione della sicurezza personale
4) Valutare la  necessità di consultare un ortopedico o di ricorrere alla fisioterapia : indicare l’ampiezza dei movimenti possibili , consigliare l’uso di scarpe adatte, sottolineare il beneficio di strumenti di deambulazione.
Gli esercizi terapeutici ,le calzature adeguate, l’uso di strumenti e il sostegno possono migliorare la mobilità. Un portamento corretto è necessario per permettere una mobilità ottimale.
PROBLEMI COLLABORATIVI
Complicanza potenziale  effetti collaterali dei farmaci
Complicanza potenziale  vasculite
Complicanza potenziale  polimiosite,sierosite
COMPLICANZA POTENZIALE EFFETTI COLLATERALI DEI FARMACI
OBIETTIVI: Non vi saranno complicazioni legate all’assunzione di farmaci
CRITERI DI RISULTATO: Il paziente rispetta le visite di controllo , assume i farmaci come da prescrizione medica e riconosce i potenziali effetti collaterali , descrive le strategie per ridurre gli effetti collaterali,
INTERVENTI:
1) Si eseguono accertamenti clinici periodici ed esami di laboratorio
I farmaci vengono prescritti in base ai risultati clinici e l’anamnesi, gli effetti collaterali sono tenuti sotto controllo  con frequenti controlli ed esami di laboratorio.
2)Si istruisce riguardo la corretta auto somministrazione dei farmaci, effetti collaterali e importanza del monitoraggio.
Gli effetti collaterali possono includere sanguinamento o irritazione gastrointestinale , sopressione midollo osseo , nefrotossicità  ed epatotossicità, maggior possibilità di infezioni, ulcerazioni della bocca, eruzione cutanea e visione alterata, problemi respiratori, diarrea nausea, emicrania. Le infezioni sistemiche e locali , trattate con alte dosi di farmaci steroidei devono essere attentamente monitorate.
3)Si consiglia riguardo i metodi per ridurre gli effetti secondari ed il trattamento dei sintomi.
Un’appropriata identificazione degli effetti collaterali e un intervento precoce possono minimizzare le complicanze.
DIAGNOSI DI DIMISSIONE
Alla dimissione il paziente avrà una buona mobilità,saprà descrivere i mezzi per prevenire la perdita, identifica gli accorgimenti ambientali che migliorano la mobilità . L’assistito conoscerà l’importanza di continuare ad assumere i farmaci prescritti e di riferire i cambiamenti o gli effetti collaterali legati all’uso . Per controllare l’effetto dei farmaci può essere necessario effettuare esami di laboratorio. Il paziente potrà partecipare a gruppi di sostegno che offrono informazioni sulla malattia e sulla gestione quotidiana e sostegno sociale. Insegnare al paziente a limitare l’esposizione al sole in quanto aumenta l’attività della malattia o causare una sua esacerbazione , di proteggersi con filtri solari e vestiti. A causa dell’aumento del rischio di interessamento di altri sistemi corporei , il paziente comprenderà la necessità di uno screening periodico continuo, in quanto attività di promozione della salute. Una consultazione con la dietista può essere indicata per garantire all’assistito la conoscenza delle raccomandazioni dietologiche per l’aumento del rischio di malattia cardiovascolare, compresa l’ipertensione e l’aterosclerosi. Deve essere ricordata l’importanza del monitoraggio a causa dell’aumento del rischio di coinvolgimento sistemico, compresi effetti renali e cardiovascolari, le visite di controllo sono necessarie anche nei periodi di remissione per scoprire precocemente la progressione del coinvolgimento degli organi e per modificare la terapia.

 
 
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