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Epatite di tipo B

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CASO CLINICO 05: ADULTO – EPATITE DI TIPO B ACUTA – MALATTIE INFETTIVE

L’epatite è un processo infiammatorio del fegato causato da uno dei cinque diversi agenti virali (A, B, C, D, E, G). In questo caso il virus ha un rivestimento doppio che contiene DNA. Esso si diffonde principalmente attraverso il sangue, ma anche tramite l’allattamento o l’attività sessuale. Il 10% dei pz diventano portatori o sviluppano un epatite cronica. Periodo di incubazione da 2 a 5 mesi. SINTOMI PRODROMICI: stanchezza, febbre transitoria, nausea, vomito, cefalea



DIAGNOSI INFERMIERISTICHE:
Rischio elevato di trasmissione di infezioni, correlato a natura contagiosa degli agenti virali;
Nutrizione alterata (inferiore al fabbisogno), correlata al catabolismo determinato dalla malattia epatica;
Alterazione del comfort, correlata a prurito secondario ad accumulo di bilirubina e sali biliari.

PROBLEMI COLLABORATIVI:
Complicanza potenziale: Rischio di degenerazione epatica progressiva;
Complicanza potenziale: Rischio di ipokaliemia;
Complicanza potenziale: Rischio di insufficienza renale.

DIAGNOSI INFERMIERISTICA 1
- Rischio elevato di trasmissione di infezioni:
Priorità Assistenziali:
Impedire la trasmissione dell’infezione.
Indicatori di Risultato:
Non si verificano trasmissioni di infezione.
Interventi Infermieristici:
Per tutti i liquidi organici usare le precauzioni universali relative alle sostanza corporee: lavarsi le mani bene prima e dopo il contatto con il pz o con liquidi organici; maneggiare il sangue come se fosse potenzialmente infettante; indossare i guanti e occhiali protettivi; smaltire le siringhe nel più vicino contenitore per aghi e taglienti.
Spiegazione scientifica: l’utilizzo di precauzioni appropriate rendono più difficile il rischio di contagio.
Usare tecniche appropriate per smaltire rifiuti, lenzuola, e liquidi corporei infetti e per pulire strumenti e superfici contaminate.
Spiegazione scientifica: queste tecniche contribuiscono a proteggere gli altri dal contatto con materiale infetto e a prevenire la trasmissione della malattia.
Spiegare l’importanza di frequenti lavaggi delle mani ai cliente, ai famigliari, agli altri visitatori e al personale sanitario.
Spiegazione scientifica: Il lavaggio delle mani rimuove microrganismi, interrompendo la catena di trasmissione dell’infezione.


PROBLEMA COLLABORATIVO 1
- Rischio di degenerazione epatica progressiva:
Priorità Assistenziali:
Mantenere in atto misure per la prevenzione o il trattamento di complicanze epatiche.
Indicatori di Risultato:
Entro le 48 ore dall’ingresso e successivamente, il pz non mostrerà complicanze a carico del fegato.
Interventi Infermieristici:
Monitorare per rilevare segni e sintomi di degenerazione epatica progressiva: sintomi di epatite che non si risolvono come ittero, disagio epigastrico, feci alcoliche; o enzimi epatici fuori dai valori normali. Spiegazione scientifica: La più comune causa di insufficienza epatica è costituita dall’epatite virale acuta.


PIANO DI DIMISSIONE:
Al momento della dimissione del pz, la documentazione evidenzia:
Segni vitali entro i limiti della norma;
Stato nutrizionale stabile;
Assenza di complicanze respiratorie;
Diuresi adeguata;
Cute integra;
Valori ematochimici di laboratorio nei limiti della norma;
Temperatura corporea normale o permanenza di febbricola.

Documentare che il pz e i familiari dimostrano di aver compreso:
L’importanza di seguire le precauzioni con il sangue e le secrezioni fino a quando il pz è considerato libero da HBsAg.
La relazione esistente tra il consumo di alcol e l’esacerbazione della malattia epatica (se alcolcorrelata);
Gli effetti dell’ascite e le modalità di trattamento;
L’importanza della dieta nella patologia epatica. Le modificazioni dietetiche raccomandate;
Scopo, dosaggio e modalità di somministrazione dei farmaci prescritti al momento della dimissione e loro eventuali effetti collaterali da segnalare al medico;
Segni e sintomi da riferire agli operatori sanitari (febbre, dolore, nausea, vomito, vertigini);
Eseguire ad intervalli di tempo esami per la funzionalità epatica.
Diranno quale assistenza è necessaria per il follow-up e quali sono le risorse disponibili nella comunità a cui rivolgersi per trovare sostegno.

Inoltre verranno fornite informazioni riguardanti (indicatori assistenziali a lungo termine):
Il regime dietetico ed idrico (compreso liquidi ed elettroliti);
La terapia farmacologica da seguire a domicilio: si tratta generalmente di antiemetici, antiacidi e vitamine.
Gli appuntamenti per le successive visite di controllo ambulatoriali.



 
 
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